Due proposte (SERIE) per il Mangia

“Il Mangia è conferito a coloro che, per la loro opera, abbiano contribuito ad accrescere, in maniera significativa, la fama ed il prestigio della città di Siena”. Così si legge nello Statuto per il conferimento del Mangia (http://www.comune.siena.it/La-Citta/Cultura/I-premi-Mangia/Statuto-per-il-conferimento-del-Mangia). Quest’anno si è deciso per la sospensione, come annunciato a inizio settimana. Ma, naturalmente, in questo clima di guerra e veleni continui, che spero finisca fra una decina di giorni (chiunque vinca sarebbe l’ora di cominciare a pensare al futuro, con proposte e idee concrete- speranza vana averne nel fine campagna elettorale), si è scatenata anche su questo aspetto una mezza battaglia politica. Ho già espresso il mio parere (in un post di due giorni fa), sull’argomento, ma resta il fatto che il premio resti di valore e prestigio. Se i passaggi dei prossimi mesi, promessi dal Concistoro, contribuissero ad aumentare peso e significatività di questo premio, tanto meglio. Qualcuno, per la verità, vorrei che mi spiegasse anche la presenza del Gruppo Stampa Autonomo di Siena, soprattutto nel “comitato ristretto” (quello che avrebbe deciso di non assegnare il Mangia quest’anno, stando al comunicato ufficiale), visto che questo gruppo rappresenta UNA PARTE dei giornalisti e della stampa senese.  Intanto, visto che quasi chiunque in questi giorni si sente in diritto di alzare una mano e fare una proposta, alcune delle quali definire “STRAMPALATE” è puro eufemismo (ricordo “Il Mangia è conferito a coloro che, per la loro opera, abbiano contribuito ad accrescere, in maniera significativa, la fama ed il prestigio della città di Siena”), di proposte ne faccio anche io. La prima: Matteo Betti. Senese, bronzo alle Paraolimpiadi di Londra nella scherma, innumerevoli Campionati del Mondo vinti, medaglie da riempire due hangar. La seconda: Tommaso Fabbri. Senese, da più di dieci anni lavora a “Medici Senza Frontiere”, ha esperienza nei luoghi di guerra e nei campi profughi, in tutto il terzo mondo e non solo. Solo alcuni accenni, potrei approfondire i due profili.  Se permettete, non c’è neppure un MINIMO paragone con le persone di cui ho sentito parlare in questi giorni.