Sullo straordinario

Si sta sviluppando un “bel” dibattito sulla proposta di Mauro Rosati (lanciata sul “Corriere di Siena” alcuni giorni fa) su un Palio Straordinario in occasione dell’Expo 2015. Piccola premessa: il sindaco Bruno Valentini ha lanciato l’ipotesi di un Palio straordinario se Siena dovesse vincere la corsa a Capitale Europea della Cultura nel 2019. Su questa seconda proposta, incredibilmente direi, credo che ci possa essere unanimità. Ne riparleremo, semmai, ad autunno inoltrato. Sulla questione Palio per l’Expo 2015 bisognerebbe partire per prima cosa (ma dovrebbe essere sempre così…) senza pregiudizi, ad esempio su chi lo ha proposto. Libertà di pensiero e partecipazione valgono per tutti, non solo per qualcuno e non solo per chi fa o ha fatto “contro”. Per quanto riguarda la sua effettuazione ho avuto un primo momento di perplessità, poi ho tentato di approfondire la cosa. L’Expo (http://www.expo2015.org/it) è un evento di livello mondiale (che dovrebbe portare benefici anche al territorio italiano, edulcorando dalle vicende giudiziarie, tanto che per averlo si è “lottato”), peraltro con il tema centrale dello sviluppo sostenibile. Forse, questa è una colpa di chi non si informa e di chi non informa, ancora poco percepito, anche per una società che guarda con pessimismo a tutto quello che può succedere (ma le vicende di cui sopra non aiutano di certo). Forse siamo in un’epoca diversa rispetto allo Straordinario, ad esempio, del 1967 per il 49′ congresso della Società italiana per il progresso delle scienze. E, last but not least, organizzare un Palio ha i suoi costi per la comunità e ci comprendo anche quelli “familiari” relativi ai quattro giorni e oltre. La riflessione da fare deve però tenere conto di tutto, anche degli aspetti positivi, compresi i riflessi economici e turistici per la nostra città e il nostro territorio. Ecco, credo che sia importante che le Contrade, che sono poi quelle che devono decidere, abbiano la capacità di avviare una riflessione approfondita, al di là della decisione finale. Il dibattito a suon di slogan sui social non mi piace, anche se ognuno (ci mancherebbe) ha il diritto di esprimere la propria opinione: si può farlo, però, anche argomentando, senza sparare sentenze in 140 (o giù di lì) caratteri, a prescindere dall’opinione,positiva o negativo. Il mio parere, peraltro dopo un’analisi ancora più attenta, lo esprimerò volentieri nell’assemblea della mia Contrada, se e quando sarà convocata sul tema. Questo è il mio pensiero, poi fa bene il “Corriere” a sentire i pareri dei senesi.

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3 risposte a Sullo straordinario

  1. antonio ha detto:

    come sempre, caro Elio, nonostante le belle parole e i buoni propositi, le contrade decideranno solo in base alle proprie opportunità. per chi non avesse capito: l’avversaria è tanto che non vince e io, invece, ho vinto da poco? dico che il palio in più non è sostenibile, che la motivazione non sa di niente, etc etc.
    viceversa se la mia contrada è tanto che non vince: sono pienamente daccordo, l’expo è un evento eccezionale, merita senz’altro un palio.
    sono pessimista? no, come si dice a siena conosco i miei polli e forse è anche giusto così, quello che mi da fastidio è l’ipocrisia di molti contradaioli sulla validità o meno del motivo. nei miei 50 di vita mai si è deciso solo per la motivazione!!!. nell’82 molte contrade votarono si anche al palio per la vittoria dei mondiali di calcio…..

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  2. Santimanio ha detto:

    aldilà dei non trascurabili costi che di questi magri tempi comporterebbe per il Comune l’organizzazione di un’ulteriore Palio non vedo quale attinenza ci possa essere tra la nostra Festa e l’Expo 2015; ben diversa sarebbe l’ipotesi nel caso di Siena capitale europea della cultura ma questa è solo la mia modesta opinione..

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